Alla generazione Z piace l’idea della monarchia: mio reportage nel sottobosco di pagine Instagram, Facebook, TikTok, Youtube, dove i ventenni sanno tutto di re, regine, fughe a Brindisi e prese di porta pia.
Fenomeni Online
Sembrano gossip, ma i due “incidenti” che venerdì hanno scatenato sui social la tempesta perfetta sono la manifestazione più evidente di come funziona la società oggi.
Il profilo TikTok che più mi ha scioccato nell’ultimo periodo (il che è tutto dire). Primo esempio di neorealismo digitale italiano, la storia dell’Influencer Povera.
Le classifiche di vendita dei libri, abituate a numeri risicati, sembrano arrendersi all’assalto dei successi, più o meno recenti, che si sviluppano sul social dei balletti. Conversazione sul fenomeno con TikTok, Alberto Gelsumini di Mondadori e Ilenia Zodiaco book-influencer e lettrice appassionata.
Capaci di catturare l’attenzione sui social, generare degne quantità di engagement e convertire l’hype in vendite, le uova post-sfogo degli influencer sono anche simbolo di rinascita (nonostante le sorprese orrende).
Tutti contro Elly Schlein finora definita sinistra Ztl, new left alle tagliatelle, gauche al ragù, cyborg dei radical chic, tovaglie di fiandra e salario minimo, riforma della costituzione con schwa e ChatGPT, BFF di Soros ma comunque votata da papà.
Anche quest’anno come ormai di tradizione torna la mia Shit Parade, la classifica delle shitstorm più assurde del 2022.
La stampa nazionale sembra particolarmente attratta da belle ragazze su OnlyFans, parlandone come esempi di originalità imprenditoriale, senza però entrare mai nel merito.
In generale online, si parla di OnlyFans come qualcosa che permette di fare soldi facili lavorando da casa, si utilizza l’espressione “sex worker” per dargli un tocco sofisticato.
La realtà dei fatti è molto più deprimente.
Nella cartolina di oggi parlo della mia tiktoker preferita, cioè Emily Mariko, e del fenomeno FoodTok, cioè del grandissimo successo dei mappazzoni su TikTok.
I booktoker leggono libri che li fanno piangere come disperati. A libro finito, devono uscirne squassati dalle lacrime, lo stomaco sottosopra, psicologicamente devastati. Questo sconquasso di sentimenti, il torcibudella algoritmico, garantisce un picco di engagement dei loro video e il rialzo nelle vendite di Amazon, com’è successo per i libri di Erin Doom.