È la prima creator italiana ad abbracciare il trend delle live in cui si guadagnano soldi (veri) fingendosi il “personaggio non giocante di un videogioco”.
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Già in passato abbiamo celebrato il funerale del social, ma da quando Elon Musk è diventato Chief Twit i cambiamenti sono stati quasi tutti per il peggio. Twitter però resta il salotto di internet e farne a meno è difficile.
Il trend si è invertito, il conscious uncoupling dimenticato, è tornata la separazione alla vecchia maniera: piatti rotti, mani in faccia, post velenosi, figli come oggetto di ricatto.
Dove nessuno guarda, di Pablo Trincia, approfondisce l’omicidio di Elisa Claps. E in mezzo a tanto fumo e a molti errori, il colpevole, Danilo Restivo, merita di essere aggiunto alla lista dei serial killer italiani.
“Concerti finiti male” sembra stia diventando un format fisso, che non sconvolge nessuno più di tanto, anzi la sensazione è che chi va si auspica che succeda qualcosa che possa essere immediatamente trasformata in content e postata sui social.
In ogni caso Richard Benson aveva previsto tutto.
Le feste estive nei paesi dedicate ai santi, come quella di San Rocco, uniscono l’Italia da Nord a Sud, tra rito religioso e divertimento notturno.
Quest’estate il canale più virale di YouTube non è né quello di MrBeast, né Cocomelon ma Dafuq!?Boom!, da cui è partita la serie animata home-made “Skibidi Toilets”.
Se siete genitori di figli maschi della generazione Alpha (tra i 6 e i 10 anni) è molto probabile che avrete già sentito parlare di Skibidi Toilets; se non avete figli ottenni, potreste aver visto questi strani video nei Per Te di TikTok, o proprio tra i consigliati di YouTube.
La docuserie Netflix è la prova che serve un nobile per raccontare la nobiltà: nelle mani di Borromeo, un caso di cronaca nera ormai dimenticato da tutti diventa l’inizio di uno dei migliori true crime degli ultimi anni.
Alla generazione Z piace l’idea della monarchia: mio reportage nel sottobosco di pagine Instagram, Facebook, TikTok, Youtube, dove i ventenni sanno tutto di re, regine, fughe a Brindisi e prese di porta pia.
Dopo anni di dominio incontrastato, le star di Instagram tremano. Accuse, delusioni, discorsi negativi, comunità di liberazione dal marketing del sé e dei prodotti sponsorizzati. Ma è vera crisi?