L’incarnazione della cultura di massa del nostro paese: il mio saluto a Silvio Berlusconi
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Sembrano gossip, ma i due “incidenti” che venerdì hanno scatenato sui social la tempesta perfetta sono la manifestazione più evidente di come funziona la società oggi.
Anne Nicole Smith appartiene a quella stirpe di donne a cui ci si riferisce con accrescitivi: la stangona, la biondona, la sellerona. A fine maggio è uscito su Netflix il documentario Anne Nicole Smith: la vera storia, ennesimo ritratto non-fiction di una star tramontata, tirato fuori dal cilindro dalla piattaforma di streaming sulla scia di altri documentari di successo come quello su Pamela Anderson e Britney Spears.
L’Eurovision è diventato una cosa seria, una messa cantata con tutti i ricatti e le incongruenze morali di questa epoca in cui attivismo e marketing sono la stessa cosa. Noi iniziamo a sentire la mancanza della baracconata trash di un tempo.
Per la rubrica Pezzi Reali: perché l’incoronazione di Carlo III andrebbe comunque vista. Ce lo spiega anche Nick Cave.
Il profilo TikTok che più mi ha scioccato nell’ultimo periodo (il che è tutto dire). Primo esempio di neorealismo digitale italiano, la storia dell’Influencer Povera.
Le classifiche di vendita dei libri, abituate a numeri risicati, sembrano arrendersi all’assalto dei successi, più o meno recenti, che si sviluppano sul social dei balletti. Conversazione sul fenomeno con TikTok, Alberto Gelsumini di Mondadori e Ilenia Zodiaco book-influencer e lettrice appassionata.
Analisi di un successo televisivo e social, la mia riflessione su Belve e Francesca Fagnani.
Capaci di catturare l’attenzione sui social, generare degne quantità di engagement e convertire l’hype in vendite, le uova post-sfogo degli influencer sono anche simbolo di rinascita (nonostante le sorprese orrende).
Tutti contro Elly Schlein finora definita sinistra Ztl, new left alle tagliatelle, gauche al ragù, cyborg dei radical chic, tovaglie di fiandra e salario minimo, riforma della costituzione con schwa e ChatGPT, BFF di Soros ma comunque votata da papà.